giovedì 28 novembre 2019

"Le guerre e le disparità possono produrre straordinari profitti  per pochi, ma divorano risorse umane, economiche, intellettive. Rappresentano un'ostacolo allo sviluppo, in primis quello scientifico. La scienza e la ricerca per prosperare hanno un'estremo bisogno di libertà di movimento e di espressione, di sicurezza, di equità nella distribuzione delle risorse e di accesso ai beni fondamentali. Esse stesse e per le medesime ragioni, d'altro canto, rappresentano gli strumenti per costruire questi obiettivi. La diffusione del sapere è il presupposto per il superamento delle ingiustizie e per la  risoluzione delle cause dei conflitti."
(Valentina Bartolucci e Giorgio Gallo in: "Capire il conflitto, costruire la pace"  2017)
"Un ruolo fondamentale giocano nel processo decisionale i modelli, modelli mentali e modelli formali. E' attraverso i  nostri modelli mentali che noi interpretiamo il mondo intorno a noi e gli diamo senso. [..]
Il conflitto è implicitamente, o in certi casi anche esplicitamente, presente in molti processi decisionali: conflitti tra diversi obiettivi, conflitti tra diversi attori coinvolti nel processo decisionale. Per questo abbiamo voluto concludere il testo con un breve capitolo sui conflitti. L'analisi e la soluzione dei conflitti costituisce oggi un'area di ricerca e di studio molto vasta e caratterizzata da una forte interdisciplinarità." 
(Giorgio Gallo in "Problemi, modelli, decisioni - Decifrare una realtà complessa e conflittuale" 2017)

venerdì 30 agosto 2019

" Le tecniche nonviolente dipendono dal contesto,
in parti
colare dal tipo di conflitto che si deve affrontare."
Tonino Drago in: "Storia e tecniche della nonviolenza. 2006"

domenica 21 luglio 2019

"Mi sono ricordato di qualcuno che mi diceva: «Si fa presto a dire pace .. ». Quella paura del nemico, l'ho vista ancora con i miei occhi e udita con le mie orecchie, non è solo diffidenza, sospetto. No! Alimenta tali veleni e tali odi paragonabili ai torrenti carsici [..] così anche tali veleni e tali odi spariscono per poi ripresentarsi nel tempo."
(Franco Vaccari in: "stoRYcycle - la bellezza di storie rovesciate"  2018)
"La linea-guida, ricavata da una vicenda ventennale, è la decostruzione dell'immagine ingannevole del nemico. Quando due gruppi, due popoli, due Stati sono in guerra, ne deriva che, per il solo fatto di esistere e di appartenere all'altra parte, ciascun membro è nemico e , non solo, che lo voglia o no, si autopercepisce come nemico ed è percepito come nemico, cioè ostacolo alla felicità, alla propria esistenza, alla propria famiglia, alle appartenenze sociali, al proprio popolo."
(Franco Vaccari in: "s-confinamenti - un approccio al conflitto"  2018)

sabato 20 luglio 2019

".. presento una scoperta che mi sembra valida per ogni donna e ogni uomo, di qualsiasi età e cultura: nella relazione con l'altra persona cercare o, forse, fiutare il nemico quando ancora non si è manifestato, è esperienza liberante e fa crescere in forza e bellezza. Poi, cercare la 'persona' nel nemico quando si fosse insediato. E' esperienza stupefacente che, svelato l'inganno, permette di accedere all'autenticità e riapre alla vita."
(Franco Vaccari in "Metodo Rondine - trasformazione creativa dei conflitti" 2018)
"La ventennale ricerca è giunta a focalizzarsi sulla relazione, o meglio sulla capacità relazionale della persona che può essere più o meno sviluppata o ferita e bloccata; infatti su ognuno incombe l'inimicizia con il rischio di esiti violenti (taluni reversibili) e distruttivi (irreversibili). Se la svolta nel processo di conoscenza è stata la scoperta della refrattarietà, l'approdo del Metodo Rondine è la relazionalità pacificata: diventare consapevoli dei rischi e delle opportunità di cui ciascuna persona è portatrice in ogni relazione. Si forma una specie di 'competenza' - i medievali la chiamavano un habitus, una disposizione permanente di cui si è rivestiti - per prevenire la costruzione del nemico e avviarne o facilitarne la decostruzione nei contesti relazionali e sociali dove è già avvenuta."
(Franco Vaccari in "Metodo Rondine - trasformazione creativa dei conflitti" 2018)

venerdì 8 marzo 2019

"Rondine Cittadella della Pace vorrebbe provare a essere testimonianza vivente della tessitura della comunità la cui trama intreccia i fili della fiducia: un sogno che anima un progetto, un progetto che prova a cambiare la realtà"
(Luca Alici in: "Dentro il conflitto, oltre il nemico - il «metodo Rondine»" 2018)
"Nella Cittadella ci si accoglie da nemici, ci si veglia da nemici, si producono conflitti, si entra nel rischio del conflitto, non si disinnescano incertezza e sofferenza; ci si assume la pericolosità del contatto, senza annullarla; si sperimenta come diventare amici o magari scoprirsi fratelli nella comune umanità". (Luca Alici in: "Dentro il conflitto, oltre il nemico - il «metodo Rondine»" 2018)