lunedì 30 giugno 2014

"Io penso che il punto centrale di tutto questo discorso sulle e per le generazioni più giovani sia quello della costruzione dell'identità, costruzione che parte dal corpo e dalla sua rappresentazione mentale. [..] Quello che serve quindi è ridare centralità e valore al corpo, a partire dalla consapevolezza profonda, e ridare importanza e centralità all'espressività corporea personale, per dare valore alla persona nella sua interezza, con occasioni centrate sul fare e sul lasciare tracce di sé e del proprio operare nel mondo"  (in:  Barbato - Cadoni - Longhi "non solo bulli!"  2009)

domenica 29 giugno 2014

"Le nostre comunità sono una campagna perpetua per la nonviolenza, perché, a lungo andare, esse testimoniano il nostro modo di vivere. D'altra parte, l'azione nonviolenta comincia, prima di tutto, con un lavoro su se stessi: per 'fare', bisogna 'essere'"  (da: Jean Toulat "combattenti della nonviolenza" 1984)
"Il recupero del significato e dell'uso di un linguaggio rivelativo dei rapporti interpersonali, antiretorico e teso verso l'assenza di ambiguità, sincero quanto più possibile, dialogico e tale da confrontare le proprie convinzioni con quelle altrui in una continua verifica, sarebbe altamente auspicabile" (da Bianchi e Diodato "per una educazione alla pace" 1987)
"Tuttavia, ognuna delle tre forze identificate interagisce con le altre in un modo che ha fatto emergere forme inedite di disobbedienza civile. Sono attività che pur avendo in sé molte caratteristiche delle classiche azioni dirette non violente, sono filtrate dalla lente del virtuale e diventano qualcosa di diverso, manifestazioni di disobbedienza civile elettronica. Sono momenti politici di tipo nuovo che non esistevano prima che attivisti e hacker incrociassero le loro strade"  (Tim Jordan in "Azione diretta! - le nuove forme della disobbedienza radicale" 2002)