sabato 16 maggio 2015

"In un mondo così caratterizzato, l'educazione alla pace diventa strategica se sa dotarsi dei contenuti adeguati per indirizzare, promuovere e valorizzare quei fermenti di positività - sparsi, e spesso marginalizzati dalle grandi centrali ideologiche e dell'informazione - che possono incidere sui comportamenti, sugli stili di vita, sui modi di pensare per aprirli a possibili e auspicabili mutamenti sia delle relazioni personali con l'altro/a  che dei sistemi politico-economici su scala mondiale e su scala locale."   (Matteo Mascia in: "Per una pedagogia della pace"  1993)
"A PARTIRE DA VOI. E' importante che ciascuno entri in questi giorni di Ritiro partendo dalla propria strada, dal luogo in cui veramente è.  Possono aiutarvi tre domande:
a) Che cosa desidero da questi giorni? Come vorrei uscirne? E' una domanda che rappresenta 'l'ideale' e che può far emergere qualche desiderio che avete nel cuore.
b) Che cosa mi attendo da questi giorni? E' diversa dalla prima perché concerne 'il reale'. Che cosa mi attendo concretamente, come modo di vivere e come risultato. Mi attendo noia, fatica oppure contentezza? Cerco soltanto momenti di tranquillità? Mi attendo sentimenti di pace oppure ho paura del silenzio prolungato, dei momenti di lotta?
c) quale tipo di tentazioni e di avvenimenti potrebbe impedirmi di raggiungere ciò che desidero?  (Carlo M. Martini in: "Uomini di pace e di riconciliazione" 1985)

"Ecco, io credo che il futuro,  così come noi lo possiamo intravvedere in una foschia che sfuma le figure ma non le annulla, sia una specie di lezione di vita non elargita da una cattedra universitaria, non delineata da un laboratorio di psicologia ma come bisbigliata da un bambino che ci pone degli interrogativi fondamentali." (Ettore Masina in: AA.VV. "la violenza dei cristiani"  1972)

venerdì 15 maggio 2015

"Pensare sul 'non uccidere' non è ancora vivere senza omicidio, ma è una condizione per deciderlo, ciascuno cominciando da se stesso, e per cercare il modo di fermare e smontare i meccanismi omicidi, affinché cresca il vivere gli uni per gli altri, misura della nostra umanizzazione." (Enrico Peyretti in: "Al di là del 'non uccidere' "  1989)
"Siamo giustamente convinti di dover impegnare tutte le nostre energie intellettuali per capire quello che succede nel mondo di oggi: la crisi, o meglio le innumerevoli crisi cariche di sofferenze e di pericoli, eppure non prive di grandi speranze; la condizione dei giovani, in particolare, con l'immenso potenziale di rinnovamento che rischia di essere sprecato."  (Pio Parisi in: AA.VV. "Sulle vie della pace e della nonviolenza - tempo di camminare insieme"  1981)


"La nonviolenza non va confusa con la non-resistenza. Nonviolenza significa dire 'no' alla violenza. E' un rifiuto attivo del male, non un'accettazione passiva. La pigrizia, l'indifferenza, la neutralità non trovano posto nella nonviolenza" (in: "Valentino Salvoldi intervista Bernard Haring - mondo popoli culture, quale morale per il 2000?, solidarietà e condivisione, una morale per 'osare' la pace" 1993)
"[..] il realismo della pace guarda alle mediazioni storiche che rendono possibile non la morte, ma la vita, a quelle opere di pace che è ancora dato all'uomo di poter compiere: analisi e denuncia dei sistemi di dipendenza, impegno nella prassi liberatrice non violenta, educazione alla pace .." (Bruno Forte in: Giuseppe Mattai  "Sulla Pace"  1984)

giovedì 14 maggio 2015

"La violenza che ha insanguinato il mondo nel primo decennio del nuovo millennio ha rivelato una volta di più l'urgenza di adottare metodi non violenti per la soluzione dei conflitti, nell'estremo tentativo di salvaguardare l'umanità da tragedie sempre più grandi"  (Alberto Vitali in: "Gesù il messia della pace"  2012)
"Già la storia del significato biblico del termine 'pace' (shalom) lascia intravvedere l'indissolubile mutua connessione tra pace, salvezza, integrità e attività sanante. In questa luce ricordiamo le esperienze storiche degli operatori di pace, del loro amore riconciliatore, della loro capacità di guarire gli uomini dalla cecità psichica e spirituale" (Bernhard Haring in: "La forza terapeutica della nonviolenza - per una teologia pratica della pace" 1987)
"Ogni cambiamento nell'uomo avviene dal di dentro. E' con l'intimo di noi che si modificano le nostre strutture mentali."  (Roger Schutz in: "Violenza dei pacifici" 1969)
"Condizione 3: Occorre del tempo non solo per la trasmissione delle informazioni, ma anche per la comprensione del messaggio.
[..] al momento stesso che introduciamo il tempo come fattore  da tenere in considerazione l'organizzazione acquista grande importanza. Col termine 'organizzazione' deve intendersi un accordo collettivo sulle procedure da adottare per risolvere un problema. [..] l'informazione deve essere trasmessa in modo che tutti abbiano qualcosa da fare ma nessuno troppo."  (Josephine Klein in "Sociologia dei Gruppi") 

martedì 12 maggio 2015

.. "più che il contenuto delle testimonianza interessa lo spirito, perché i diritti, come diceva Lelio Basso, camminano nella storia con le gambe delle donne e degli uomini. Mentre gli specialisti elaborano nei centri di studio, gli esseri umani fecondano e danno dignità di storia al dolore che demolisce i tasselli del vasto disegno dell'impunità." (Linda Bimbi in "Not in my name - guerra e diritto")