giovedì 13 ottobre 2016

"Nella mancanza desolante del contesto sociale preesistente, le persone rischiano una deriva esistenziale profonda e totale. Il gruppo come luogo del raccontarsi e dell'ascoltare, può restituire alle loro storie un significato personale autentico, diverso da quello delle ri-costruzioni della storia ufficiale, che a volte confeziona e diffonde il falso, altre volte è generatrice di un silenzio, se non colpevole, certamente distratto e superficiale che pesa sulle spalle di chi ha già subito dolorose, gravi offese. La narrazione in prima persona del passato nel presente è un efficace strumento di ricostruzione di identità singolare e collettiva, è l'ancoraggio a un sé e a un noi autentici."  (Ivana Trevisani in: "So-stare nei gruppi - proposte per esperienza di benessere" 2009)

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